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Immobili, pensioni, enti locali: Tutte le novità approvate del 2016

  Pubblicato il 18 Gen 2016  13:14
Il Fisco sta cambiando davvero? È presto per dirlo, ma il 2016 si apre all’insegna di numerose novità positive per le famiglie. Prima tra tutte l’eliminazione della Tasi sulle abitazioni principali. Una volta tanto la Finanziaria (ora legge di Stabilità) non ha portato rincari. Vediamo che cosa cambia.
Imposte locali
La prima notizia importante è l’abolizione della Tasi sull’abitazione principale, escluse soltanto le case di maggior pregio di categoria A/1 (immobili signorili), A/8 (ville) e A/9 (castelli e palazzi) che rimangono soggette all’Imu. Esenzione anche per le pertinenze dell’abitazione principale (box o posto auto, cantina o solaio) nei limiti di una per categoria catastale (C/2, C/6, C/7). L’esenzione si applica per legge anche alle abitazioni delle cooperative a proprietà indivisa assegnate ai soci, all’ex casa coniugale assegnata dal giudice all’altro coniuge, agli immobili degli appartenenti alle forze dell’ordine trasferiti per motivi di servizio. Per la casa della persona anziana o disabile che trasferisce la residenza in un istituto di ricovero o sanitario l’eventuale esenzione dipende invece ancora dalla delibera comunale.
Affitti concordati
Per coloro che affittano appartamenti a canone concordato, l’Imu viene ridotta al 75%. Stessa riduzione anche per la Tasi eventualmente deliberata dal comune su tali immobili. Questa agevolazione si aggiunge alla possibilità — già prevista dal 2015 — di applicare la cedolare secca con aliquota del 10% in luogo di quella ordinaria del 21%.
Aumenta la No tax area
Per i pensionati c’è un piccolo aumento dell’importo della No tax area, ossia il limite di reddito fino al quale non si applica l’Irpef, che passa dai 7.500 euro precedenti a 7.750 euro per chi ha fino a 75 anni e a 8.000 euro per gli over 75 (lo stesso limite di reddito dei dipendenti).
Bonus edilizi
Le detrazioni Irpef per le ristrutturazioni edilizie e le manutenzioni straordinarie, vengono prorogate per tutto il 2016 in misura pari al 50% della spesa con un tetto di 96.000 euro per unità immobiliare (invariato) e la confermata ripartizione in 10 anni. Anche la detrazione maggiorata del 65% per gli interventi di risparmio energetico su singole unità immobiliari, sulle parti comuni condominiali o sull’intero edificio è stata prorogata a tutto il 31 dicembre 2016. Per tutto il 2016 si applica pure il beneficio per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici connessi a ristrutturazioni (50%, in diedi anni, con limite di spesa di 10.000 euro). Per il 2016 nasce una nuova agevolazione per l’acquisto degli arredi dell’abitazione principale acquistata dalle giovani coppie in cui almeno uno dei componenti non superi i 35 anni. La nuova detrazione, da ripartire sempre in 10 anni, è pari al 50% con un limite di spesa di 16.000 euro e non è cumulabile con il bonus mobili ed elettrodomestici.
Agevolazioni prima casa
Nuove regole sulle agevolazioni prima casa se si acquista da un privato. Finora chi, al momento del rogito, risultava proprietario di un’altra abitazione comprata a sua volta con le agevolazioni non poteva usufruire dell’aliquota ridotta per l’imposta di registro. Dal 1° gennaio 2016, invece, l’acquirente ha un anno di tempo per vendere il precedente immobile già agevolato, evitando così un forte aggravio fiscale. Per avere diritto all’agevolazione bisogna rispettare altri requisiti: non possedere un’altra abitazione (oltre a quella da vendere) nel Comune in cui si sta comprando la nuova casa e stabilire la residenza nello stesso Comune entro 18 mesi.
In cantiere
Per l’acquisto effettuato nel 2016 dell’abitazione di classe energetica A o B, ceduta dal costruttore della stessa, si potrà detrarre dall’Irpef, fino a concorrenza del suo ammontare, il 50% dell’Iva pagata sull’acquisto, da ripartire in 10 anni.
Addizionali
Fino al 31 dicembre 2016 viene sospesa la facoltà di Regioni e Comuni di deliberare aumenti di tributi e addizionali locali. La sospensione non vale, però, per le Regioni con un deficit nel sistema sanitario sottoposte ai piani di rientro: potranno continuare a far scattare aumenti automatici di addizionali Irpef e Irap. Il blocco deciso dalla legge di Stabilità non si applica però alla Tari (la tassa sui rifiuti) e all’eventuale addizionale Tasi dello 0,8% per mille sugli immobili ancora soggetti a questa imposta.
Contributi Inps
Dal 1° gennaio 2016 i contributi Inps dovuti dai soggetti senza partita Iva iscritti alla gestione separata (amministratori, collaboratori a progetto) e privi di altra copertura previdenziale obbligatoria salgono al 31,72% (dal 30,72%). L’aumento è dal 23,50% al 24% per gli iscritti alla gestione separata – con o senza partita Iva – che abbiano già un’altra copertura previdenziale obbligatoria (ad esempio se sono anche dipendenti, artigiani e commercianti, promotori finanziari) e per i pensionati.
Rimane invece invariata anche per il 2016 l’aliquota contributiva del 27,72% per i titolari di partita Iva iscritti alla gestione separata e privi di altra copertura previdenziale obbligatoria.